A LA CAMPAGNOLA
numero 258
Arsira la me casa fu lu celu, |
Ieri sera la mia casa fu il cielo, e le stelle son state che mi hanno riparato, per materasso ho avuto il terreno e per cuscino del fogliame di carciofo amaro. Affacciati, bella, e vedi come tremo, e vedi come mi trema il sottomento. Lo vuoi sapere, bella, perchè tremo? è che ieri sera ho dimenticato lo scapolare. |
Musicalmente abbiamo un Fa Lidio (ionico oggi o Fa Maggiore col caratteristico Soib come sottodominante.
Bellissima la melodia e le parole; chi parla è un contadino nel periodo estivo probabilmente durante il periodo della mietitura nel quale la buona stagione ed il lavoro di mietitura portavano i contadini a dormire fuori, nei campi. La casa per quelle notte è il cielo trapuntato di stelle come tetto, per materasso la nuda terra e per cuscino del fogliame di carciofo; il pensiero col freddo notturno che lo fa tremare va all’amata, ma la causa dei brividi di freddo viene addebita alla dimenticanza dello scapolare (abitino che la Madonna del Carmelo ha dato a San Simone Stock promettendo che il sabato dopo la morte la Vergine avrebbe portato in paradiso chi lo avesse indossato piamente).
L'intera partitura per pianoforte e con accordi per la chitarra fa parte del libro "LE CANZONI DEL «CORPUS DI MUSICHE POPOLARI SICILIANE» di ALBERTO FAVARA (partiture, accompagnamento musicale e testi in siciliano ed italiano di Nicolò La Perna.
Il libro in pdf ha un costo di € 7,00 e può essere ordinato scrivendo email a Nicolò La Perna Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell: 3393269071
Il libro in pdf contiene le partirure, i testi in siciliano ed italiano ed una descrizione storico-musicale delle seguenti canzoni
e contiene inoltre un saggio sulle modalità musicali