A LA CARMILITANA
Maria faccillu stu chistu favuri
pricisamente alla Carmilitana (due volte)
Carmelitana e Santa Rosalia
Madonna di lu Carminu Maria.
Maria faccillu stu chistu favuri
pricisamente alla Carmilitan.a
2- La mastra la chiamò la Matiola
pirchì m’addormentasti sta malia
e aveva a me matruzza già  malata
e nun avevi nenti chi ci dari
Maria ci dava zucchero e cannella
e tutti cosi di lu spiziali.
 3 -La bedda Matri quannu ia a lavari
li panniceddi di nostru Signuri
l’angilu ci aiutava a sapunari
e mentri stinnivi sopra rosa e fiori.
Giuseppi Patri la mannau a chiamari,
fa prestu ca chianci u Salvaturi
una minnuzza ci nni vosi dari
l’autra mi servi pi li piccaturi
4 - La bedda Matri quannu iu a lu spassu
un fazzulettu e tri fila d’abissu
facitila caminari passu passu
chi vadi in cerca di Gesu Crucifissu
e comu tutti e dui s’incuntraru
e comu figliu e matri s’abbrazziaru
5) - La bedda Matri quannui ia la fera
so figghiu ci chianceva per la bannera
so matri ci cattau lu tamburellu
e te ci dissi tè sona ca sona
finu ca passa l’Angilu Divinu.

A MARIA CARMELITANA

Maria faglielo tu questo favore
precisamente alla Carmelitana,
Carmelitana e Santa Rosalia
Madonna del Carmine Maria

Maria faglielo tu questo favore
precisamente alla Carmelitana
2 – La maestra la chiamò Matiola
perché mi hai lenito questa malignità
ed aveva la mia madre già malata
e non aveva niente di che darle:
Maria le dava zucchero e cannella
e tutti i medicinali del farmacista.
La Madonna quando andava a lavare
i panni di nostro Signore
l’angelo la aiutava ad insaponare
e li stendeva sopra rose e fiori.
Giuseppe Padre la mandò a chiamare,
fai presto che piange il Salvatore,
unl seno gli volle dare
l’altro mi serve per i peccatori.
4 – La Madonna quando andava per la via
un fazzoletto aveva e tre fili di bisso
fatela camminare passo passo
che vada in cerca di Gesù Crocifisso
e quando tutti e due si sono incontrati
come figlio e madre si sono abbracciati.
5 – La Madonna quando andava alla fiera
suo figlio piangeva per comprare la bandiera
sua madre gli comprò il tamburello
e gli disse tieni ed ora suona
fin quando passa l’Angelo Divino.

Il canto musicalmente si presenta in tonalità di Re minore con gli accordi consueti al giro di Re minore e cioè la sottodominante Sol minore e la dominante La Maggiore o Settima. La melodia è molto comune ed in alcuni tratti assomiglia alla famosa canzone «Romagna mia».  La seconda parte del canto la si trova in molti stornelli siciliani, uno cantato anche da Rosa Balistreri.  La festa della Madonna del Carmelo  è una delle più antiche e amate  feste dalla cristianità e ad essa sono dedicate feste patronali, chiese e santuari un po’ dappertutto in Sicilia, in Italia e nel mondo. A lei è dedicato l’antichissimo canto «Flos Carmeli», Fiore del Carmelo, attribuita tradizionalmente a Simone Stock. Questa festa fu istituita per commemorare l’apparizione della Vergine a Simone Stock, priore generale dell’Ordine dei Carmelitani, avvenuta sul monte Carmelo in Palestina il 16 luglio 1251, durante la quale questi avrebbe ricevuto dalla Vergine uno scapolare e la rivelazione di privilegi connessi alla sua devozione, primo fra tutti il prelievo dal Purgatorio verso il Paradiso per i devoti che indossano lo scapolare morti in grazia di Dio.  Il monte Carmelo si trova in Palestina ed è stato da tempo immemore un luogo sacro frequentato da anacoreti e asceti fin dal Vecchio Testamento. Si può ascoltare il brano musicale in mp3 e il brano originale sul sito www.culturasiciliana.it al seguente link: