SCIUTO CINZIA

POESIE

A DIFFERENZA

ABBRAZZATI

CANCIA LU VENTU

CERTI VOTI

COMU VULISSI

E ASPETTU

FERMITI

FIGGHI

FURUNU TEMPI

L'ESSENZA - LASSATIMI ACCUSSÌ - MA PIRCHÌ

NUN LU MIRITAMU

NON TI LU DICU - ORA CA TU ADDIVINTASTI - PETRA DOPU PETRA

NUN SUGNU DIGNA

PIGGHIMI PI MANU

SCRIVI - SEMU GGENTI - STAIU

SENZA PAROLI

SUGNU MATRI - TI ASPITTAVA -UNNI LU MARI

SULA

VINITINNI CCU MIA - VISTI LU SULI

VULEVA A TIA

Cinzia Sciuto è nata a Catania, e fin dall’infanzia ha una predisposizione naturale per la musica.
A 13 anni entra a fare parte di un gruppo folkcloristico siciliano, e, appassionandosi a questo genere musicale, interpreta bellissimi brani della nostra tradizione popolare che la portano ad esibirsi, insieme al gruppo, nelle maggiori piazze della Sicilia e dell’Italia.

Poco tempo dopo inizia a prendere lezioni di canto dal Maestro Michelangelo De Cervo che, apprezzandone le doti canore, la porta con sé a fare delle serate presso il Santa Tecla, il San Domenico e La Giara di Taormina

Nel 1977 Cinzia vince l’edizione de “Il Pomofiore”, una manifestazione canora ideata e condotta dal compianto Gianni Creati, presso l’emittente televisiva catanese Telecolor..

Nel frattempo il Maestro De Cervo viene chiamato ad esibirsi in America e la vorrebbe con sé, ma Cinzia, non volendo lasciare la sua amata terra, rinuncia a seguirlo.

Comincia a studiare la chitarra, uno strumento a lei congeniale, che le apre la strada all’esibizione individuale, è infatti cantando e suonando da sola che Cinzia Sciuto riesce a trovare una sua particolarissima dimensione artistica, ottenendo ampi consensi di pubblico e di critica.

Un’occasione di lavoro temporaneo la porta all’estero, in Francia, ed è nei numerosi pub del quartiere latino di Parigi che lei porta un pezzo di Sicilia, facendo conoscere alcuni brani storici della tradizione popolare siciliana.

Cinzia Sciuto scopre anche la passione per il teatro, entrando a fare parte, seppur per un breve periodo, della Compagnia Teatrale di Carlo Mangiù; è da questa esperienza che lei capisce di essere portata anche per la prosa e per la poesia ; comincia a scrivere poesie in italiano e in lingua siciliana che però non fa conoscere al pubblico, fino agli anni della sua maturità artistica e personale.

Dopo un lungo periodo di pausa, per motivi personali, Cinzia Sciuto ha ripreso la sua carriera artistica che oggi la vede impegnata in una lunga e minuziosa ricerca sulla cultura musicale popolare siciliana, e in particolar modo su Rosa Balistreri, un’artista siciliana, purtroppo scomparsa, che Cinzia apprezza e ama profondamente, ammirandone l’intensa interpretazione dei brani e la grande forza interiore di donna del Sud.

Alla poesia di Cinzia Sciuto dal titolo “Pigghimi ppi manu” è stato attribuito il primo premio per la sezione Lingua Siciliana dalla Commissione giudicatrice del S.Antonio Abate di Belpasso, di cui ha fatto parte anche la Professoressa Giuseppa Gangemi di Belpasso che ha stilato una toccante recenzione alla poesia di Cinzia.

Altre sue poesie sono presenti in varie antologie, tra cui quella del Premio Themis di Bronte e “Verrà il mattino e avrà un tuo verso” a cura della Aletti Edizioni.

La sua prima silloge di poesie siciliane “Cancia lu ventu” è stata pubblicata a Marzo del 2013 edita da Radiusu Edizioni, ed ha ricevuto una segnalazione nella sezione opere edite in Lingua Siciliana dalle Fondazioni Culturali Gioacchino Arnone nel XXXIX Premio Internazionale “Città di Marineo”.